Descripción
La questione ecologica è ormai entrata con forza tra i problemi più urgenti che i decisori politici sono chiamati ad affrontare. Rispetto a qualche decennio fa, quando il pensiero ecologico era appannaggio di climatologi e di naturalisti, di intellettuali e di movimenti minoritari, oggi si può riscontrare una più ampia e diffusa attenzione per l’attuale condizione di degrado del pianeta. Qualsiasi progetto d’intervento volto a limitare l’impatto delle attività umane sulla Terra, richiede però una profonda revisione della relazione che l’uomo intrattiene da secoli con essa, fondata sullo sfruttamento economico massiccio delle risorse naturali e sulla modificazione irreversibile e distruttiva degli ecosistemi, a cui è sottesa un’ideologia del dominio tecnico profondamente iscritta nella cultura occidentale. Ecco perché l’urgenza dei problemi attuali chiama in causa la filosofia come disciplina critica, in grado di mettere a fuoco i limiti di quell’ideologia e di quel modello di sviluppo, offrendo delle ipotesi per una trasformazione radicale del rapporto uomo-natura.
Notas biográficas
Beatrice Bonato insegna Storia e Filosofia al liceo “Niccolò Copernico” di Udine. Ha pubblicato articoli su J. Lacan, P. Ricoeur, E. Levinas, J. Derrida, J. Butler. Per Mimesis ha curato i “Quaderni di Edizione” Come la vita si mette al lavoro. Forme di dominio nella società neoliberale (2010), Fabbricare l’uomo. Tecniche e politiche della vita, con C. Tondo (2013) ed Europensieri. Un’altra Europa? (2014). Ha curato il numero 358 di “aut aut” La scuola impossibile (2013).
Autori Vari