Descripción
Un ritratto divertito e sapiente di un matrimonio mal assortito.
Londra, primi anni del Novecento. Bruce e Edith Ottley vivono in un appartamento molto nuovo, molto piccolo, molto bianco. Uguali a molti altri, anche nel desiderio di Bruce di far parte dell’alta società. E anche nella noia sempre più profonda che prova Edith, consapevole che forse non ha sposato l’uomo giusto. Nonostante riesca a trattarlo con il rispetto che Bruce, uomo vano e pomposo, pensa che tutti gli debbano, talvolta fatica a dimenticare quanto trovi il marito irritante e inutile. La sua esistenza è ravvivata dall’amicizia con Hyacinth, una bellissima giovane donna, al centro di una complicata rete amorosa: lei ama Cecil, che ama l’elusiva signora Raymond, che s’innamora dello zio di Cecil. E forse anche Bruce e lord Cannon, il suo tutore, sono innamorati di lei. Narrate a capitoli alterni, la storia di Edith e Bruce e quella di Hyacinth s’intrecciano di continuo, dando vita a una commedia brillante, che illumina i misteri e le assurdità della vita coniugale.
Londra, primi anni del Novecento. Bruce e Edith Ottley vivono in un appartamento molto nuovo, molto piccolo, molto bianco. Uguali a molti altri, anche nel desiderio di Bruce di far parte dell’alta società. E anche nella noia sempre più profonda che prova Edith, consapevole che forse non ha sposato l’uomo giusto. Nonostante riesca a trattarlo con il rispetto che Bruce, uomo vano e pomposo, pensa che tutti gli debbano, talvolta fatica a dimenticare quanto trovi il marito irritante e inutile. La sua esistenza è ravvivata dall’amicizia con Hyacinth, una bellissima giovane donna, al centro di una complicata rete amorosa: lei ama Cecil, che ama l’elusiva signora Raymond, che s’innamora dello zio di Cecil. E forse anche Bruce e lord Cannon, il suo tutore, sono innamorati di lei. Narrate a capitoli alterni, la storia di Edith e Bruce e quella di Hyacinth s’intrecciano di continuo, dando vita a una commedia brillante, che illumina i misteri e le assurdità della vita coniugale.
Notas biográficas
Ada Leverson (1862-1933) nacque a Londra in una famiglia ebrea colta, liberale e assimilata. Sposatasi molto giovane, il matrimonio si rivelò ben presto un fallimento ed è possibile che il marito, un donnaiolo e giocatore, sia stato fonte d’ispirazione per i terribili ritratti di mariti all’interno dei suoi romanzi. Amica di Oscar Wilde, che la chiamava la Sfinge per la sua capacità di tenere riservati i segreti e le confidenze degli amici, di Somerset Maugham, di Gorge Bernard Shaw (di cui prese il posto come critica teatrale sul “Saturday Review”) e T.S. Eliot, Leverson lavorava per diverse riviste, tra cui “Punch”. Scrisse numerosi romanzi, caratterizzati da dialoghi scintillanti e da una satira sociale divertente e appuntita. Oscar Wilde la definì “la donna più divertente al mondo”.