Description
Una scrittrice promuove il suo libro alla tv francese. Un uomo rimane sconvolto dall’apparizione: la scrittrice è la figlia della donna che ha assassinato trent’anni prima. Condannato all’ergastolo e poi uscito per buona condotta, conduce ora un’esistenza qualunque, reinserito nella società come giardiniere municipale a Nogent-le-Rotrou. Proprio qui l’autrice presenterà il libro cinque giorni più tardi, e per l’ex detenuto inizia un conto alla rovescia destinato a scuotere l’ordine di una quotidianità pazientemente ricostruita. Mescolando storia intima e finzione in un evocativo realismo poetico, Sophie Daull fa rivivere sulla pagina una vicenda personale raccontandone la violenza e il dolore, il tentativo di lavare via la colpa o la memoria, interrogandosi su cosa sia a determinare ciò che si diventa, sulla possibilità del pentimento e del perdono.
Biographical notes
Attrice di teatro e scrittrice francese. A soli vent’anni, nel 1985, perde la madre, vittima di un omicidio. Dopo la morte improvvisa per malattia della figlia sedicenne, si avvicina alla letteratura. Nel suo primo romanzo, Camille, mon envolée (2015) ricostruisce la vicenda della figlia, mentre il secondo, La suture (2016), è dedicato alla madre. Nel 2019 ottiene il Premio dell’Unione Europea per la letteratura con Il lavatoio (2018), suo terzo romanzo.