Description
Vienna, due uomini si incontrano in un caffè: Suvorin, anziano pianista russo in esilio che ha rinunciato alla carriera perché infastidito dal suono degli applausi, racconta la sua vita a un anonimo scrittore austriaco. Un monologo sulla nostalgia in cui si mescolano un passato fatto di bellezza, sogni e amore – ma anche del progressivo imbarbarimento della patria abbandonata – e un presente in cui non restano che fantasmi e note perdute. Wolf Wondratschek cerca di rispondere, con uno stile in bilico tra musica e letteratura, alla domanda atavica su cosa sia la perfezione e quale il prezzo da pagare per raggiungerla.
Biographical notes
Scrittore, poeta, sceneggiatore, nato a Rudolstadt nel 1943, cavalca dagli anni ’60 la scena letteraria internazionale, in cui è noto come esponente della Beat Generation tedesca. Dal primo romanzo del 1969 si è affermato come figura innovativa per la sua tecnica letteraria ispirata al cinema in cui combina prosa corrosiva e laconica ironia. Vicino ai movimenti di protesta degli anni ’70, famoso per le raccolte di poesie dove i toni della musica rock si legano ai temi della cultura pop, la sua produzione cinquantennale ‒ che comprende anche racconti, reportage e radiodrammi ‒ alterna critica sociale, intimismo e ritratti di artisti. Attualmente vive a Vienna.