Description
«È un’empietà, dice la moderna superstizione europea, porre fine alla nostra vita e ribellarsi in tal modo al creatore; e perché non è un’empietà, dico io, costruire case, coltivar la terra, o navigare sul mare? In tutte queste azioni noi usiamo le nostre facoltà fisiche e morali per mutare il corso della natura; in nessuna di esse facciamo nulla di più.»
David Hume smonta implacabilmente le impalcature della morale religiosa, svelando l’infondatezza della pretesa di limitare la libertà individuale in nome delle paure e delle speranze che accompagnavano le credenze nella vita eterna, nel paradiso e nell’inferno. Lo spessore teorico del suo approccio alle questioni morali, a distanza di tre secoli, mantiene ancora intatta tutta la sua rivoluzionaria fertilità.
Eugenio Lecaldano
Biographical notes
David Hume (1711-1776) è stato il maggior esponente dell'empirismo inglese. Fra le varie opere tradotte da Laterza, segnaliamo: Sulla religione e i miracoli. Sulla provvidenza e il male (2008); Ricerca sui principi della morale (20092); Storia naturale della religione (20145).