Sul masochismo. L’enigma della psicoanalisi

Riflessioni nella teoria, nella clinica, nell'arte
Publisher:
Year:
2020
DRM:
Social DRM
ISBN:
9788867891085

€7.99


Description

«Come potere studiare e descrivere, dentro l’uomo, una presenza così perturbante e in fondo in controtendenza con tutto quello che tendiamo a pensare o a credere degli essere umani: il bello, l’amore, la speranza, la sessualità? Valdrè ci dà due risposte, entrambe molto incisive.
Per la prima, il masochismo erogeno non è una forza separata e scissa, ma una componente fondamentale della pulsionalità insite nell’uomo. Come Freud ci indica nel Problema economico del masochismo, il masochismo erogeno anche lega la pulsionalità eccessiva del bambino e rende possibile una strada di conciliazione dell’eterno contrasto tra eros e civiltà. Ma, a questo fine, è necessario che le identificazioni primarie avvengano in modo equilibrato. In assenza di questo equilibrio, l’eccesso pulsionale non viene incanalato, si ha un disimposto pulsionale e il masochismo erogeno si svincola e agisce negativamente, come inerzia e inibizione.
La seconda risposta riguarda la dipendenza. È questo uno dei temi più scottanti, ma in cui il pensiero di Rossella Valdrè si fa più limpido e, se vogliamo, più coraggioso.
Valdrè afferma che il masochismo erogeno è collegato colla naturale tendenza originaria dell’essere umano alla dipendenza da un altro essere umano, o da un gruppo, o da un’idea. Insomma, la originaria, lunghissima dipendenza del bambino lascia una traccia incancellabile, la fantasia potente di liberarsi di se stessi, di disfarsi della propria libertà, scelta, decisionalità, per affidare a un altro la gestione di noi stessi. Il masochismo erogeno sarebbe espressione quindi di questa dipendenza originaria o meglio, dipendenza e masochismo originario o erogeno, si rispecchiano l’uno coll’altro, come due forme di una stessa medaglia»
(dall’introduzione di Antonello Correale).


Note biografiche

<p><strong>Rossella Valdrè</strong> è psichiatra e psicoanalista, membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e dell’IPA (International Psychoanalytical Association). Vive a Genova, e lavora a Genova e Milano, dove si dedica alla pratica psicoanalitica privata, è stata consulente d’ufficio per il Tribunale dei Minorenni e ha tenuto corsi liberi sulla teoria psicoanalitica presso l’Università. Si occupa principalmente di cinema e psicoanalisi, nonché dell’estensione della teoria psicoanalitica al mondo della cultura, con particolare attenzione alla contemporaneità, letta attraverso il filtro psicoanalitico e della metapsicologia freudiana rivisitata in alcuni dei suoi aspetti più controversi.<br />Vanta diverse pubblicazioni su riviste italiane ed estere, e partecipazioni a convegni nazionali e internazionali. Tra i suoi libri:<i> La lingua sognata della realtà. Cinema e psicoanalisi nell’esplorazione della contemporaneità</i> (Antigone, 2013); <i>L’Altro. Diversità contemporanee. Cinema e psicoanalisi nel territorio dell’alterità</i> (Borla, 2015); <i>On Sublimation: a path to the destiny of desire, theory and treatment</i> (Karnak, 2014; ed. it. <i>Sulla sublimazione: un percorso nel destino del desiderio, della teoria e della cura</i>, Mimesis, 2015); <i>Cattive. È sempre la donna la vittima? Autrici che ribaltano il mito: una riflessione psicoanalitica</i> (Alpes, 2015);<i> La morte dentro la vita. Riflessioni psicoanalitiche sulla pulsione muta. La pulsione di morte nella teoria, nella clinica e nell’arte  </i>(Rosenberg & Sellier, 2016; ed. ingl. <i>Psychoanalytical Reflections on the Freudian Death Drive</i>, Routledge, 2019).</p>


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