Spazio tra

Un tema per modificare il costruito
Publisher:
Year:
2023
DRM:
Social DRM
ISBN:
9788822913791

€12.00


Description

Il tema affrontato dal saggio è la potenzialità connettiva dell’interfaccia in quanto modalità alternativa di considerare lo spazionel progetto di architettura, e in particolar modo negli interventi ditrasformazione del costruito. Interpretato come un’evoluzione delconcetto di in-between realm sviluppatosi nel quadro dell’ambienteculturale del Team x del secondo dopoguerra, per l’autore «Lo spazio tra – come interfaccia – è un dispositivo interattivo che instauradelle connessioni con il contesto, apre a nuove possibilità di esperienza e favorisce la rigenerazione della preesistenza che interagiscecon il corpo del nuovo intervento». Da questo punto di vista, il trapuò essere finalmente considerato non uno spazio residuale, bensìuno strumento spaziale progettato intenzionalmente per favorirerelazioni e connessioni prima latenti, o addirittura inesistenti, coni vari contesti – da quelli più vicini e visibili a quelli più lontani einvisibili, sia nello spazio che nel tempo. Il tra viene così a manifestarsi come uno spazio che, amplificando il grado di complessità delsistema, permette di configurare un’architettura co-evolutiva: dalprogetto del nuovo intervento possono emergere dinamiche e processi che reinterpretano, gestiscono e rivalorizzano la preesistenza,arricchendone in tal modo le potenzialità di uso e l’esperienza dellospazio nel contesto di riferimento.
La prima parte del volume approfondisce maggiormente i fondamenti teorici e l’apparato progettuale dello spazio tra come interfaccia rintracciando radici e confrontando il lavoro di illustri architetticome Aldo van Eyck, Alison e Peter Smithson, Colin Rowe, PeterEisenman e Bernard Tschumi; la seconda parte, invece, delinea possibili strategie di connessione attraverso una serie di progetti contemporanei (Ensamble Studio, Steven Holl, oma, Lacaton & Vassal,Herzog & de Meuron, Carrilho da Graça, Emanuele Fidone e altri),ridisegnati criticamente dall’autore.«L’architettura non può essere autonoma,per il semplice fatto che la sua primamotivazione è di corrispondere a esigenzeumane e la sua prima condizioneè di collocarsi in un luogo».Giancarlo De Carlo



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