Rip van Winkle è un uomo affabile e amato da tutti, ma anche molto pigro. Un giorno d’autunno, per sfuggire ai continui rimproveri della moglie, si rifugia sulle montagne. Lì incontra un gruppo di misteriosi individui e, dopo aver bevuto con loro, cade in un sonno profondo. Al suo risveglio, però, sono inspiegabilmente trascorsi vent’anni, durante i quali è avvenuta la Rivoluzione americana. Così, quando torna al villaggio e si dichiara fedele suddito della corona inglese, per Rip cominciano i guai... Con Rip van Winkle e le storie contenute nella raccolta Racconti di un viaggiatore, Washington Irving ci regala squisiti schizzi della società americana e inglese a cavallo tra Settecento e Ottocento, i cui tratti risulteranno incredibilmente familiari al lettore odierno. La sua pungente ironia prende di mira in particolare i cosiddetti “intellettuali”: scrittori, critici, librai, artisti; Irving non risparmia nessuna delle figure che popolano i circoli da lui stesso frequentati.