Di “nazione” – e “nazionalismi” – si sente parlare quotidianamente, con le più diverse declinazioni e anche derive ideologiche, ma come nasce il concetto e come si è evoluto nel corso della storia? Ce lo mostrano i saggi raccolti in questo volume: l’ampia e approfondita ricostruzione di Rosario Romeo, che illustra l’evoluzione del termine a partire dalla seconda guerra mondiale, culmine ed esito (drammatico) dei principi stabiliti dalla Rivoluzione francese, è preceduta dalle puntuali riflessioni di Felice Battaglia e Walter Maturi che, di poco precedenti proprio a quel conflitto da cui parte l’analisi di Romeo, acquisiscono oggi particolare valore storico, definendo la distinzione del concetto di “nazione” da quello di “Stato” e rintracciando l’origine del “principio” di nazionalità nella prima età moderna e più ancora nel pensiero di Rousseau e Herder. Introduce e amplia il punto di vista degli storici la prospettiva filosofica di Marcello Mustè, che guarda anche agli sviluppi degli ultimi decenni e alle articolazioni politiche nel contesto contemporaneo.

Rosario Romeo (1924-1987), storico e politico, studioso del Risorgimento, ha insegnato Storia all’Università di Messina e poi Storia moderna all’Università di Roma. Dal 1978 è stato docente alla Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli (Luiss) di Roma, di cui è stato anche rettore. Socio nazionale dell’Accademia dei Lincei dal 1986, ha pubblicato moltissime opere, la più importante delle quali rimane Cavour e il suo tempo (tre volumi in quattro tomi, Laterza, 1969-1984).

Marcello Mustè, filosofo e storico della filosofia, insegna Filosofia teoretica alla Sapienza Università di Roma. È stato tra i collaboratori dell’Enciclopedia Italiana Treccani e scrive su diverse riviste scientifiche. Tra i più recenti libri pubblicati: Marxismo e filosofia della praxis. Da Labriola a Gramsci (Viella, 2018), In cammino con Gramsci (con G. Vacca, Viella, 2020).