Il peccato del professor Monti

L'Europa, i tecnici e le identità politiche degli italiani
Publisher:
Year:
2013
ISBN:
9788831734592
DRM:
Adobe

€7.99

Read preview

Description

Partendo dalla cronaca è possibile individuare tutta una serie di pregiudizi contro il capitale che li produce, il politically correct che li giustifica, e i danni che essi procurano. Paradossi, assurdità, errori plateali hanno origine dal dirigismo dell'amministrazione, dal corporativismo dei cittadini, dall'accettazione dello statalismo come dato imprescindibile della nostra società. Sono questi i veri "peccati capitali". I peccati capitali possono essere contro il capitale o del capitale: in questa ambiguità consiste il (facile) gioco di parole. Peccati piccoli, ma non piccoli peccati. Piccoli se paragonati sia a quelli compiuti nella grande battaglia ideologica del secolo scorso contro il capitalismo, sia a quelli commessi da coloro che si proclamavano, e ancor oggi si proclamano, interpreti di un'evoluzione del capitalismo, senza accorgersi che quella è la "strada della schiavitù". Anche con il Governo Monti le cose non sono poi molto diverse: non si avverte nelle visioni, nei giudizi, negli obiettivi quella discontinuità che il governo dei tecnici avrebbe dovuto segnare. E rimane un dubbio: se, e in che direzione, questa discontinuità possa essere l'esito delle elezioni del nuovo Parlamento e poi del nuovo Capo dello Stato. Se gli episodi da cui muovono le riflessioni sono effimeri, nascono e si dimenticano come le pagine dei giornali da cui sono tratti, le loro cause materiali e ideologiche esibiscono una straordinaria vitalità. La "morale" di queste pagine rimane attuale al mutare delle circostanze.


Note biografiche

FRANCO DEBENEDETTI è nato il 7 gennaio 1933 a Torino. Nel 1956 si laurea in Ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Torino e l’anno seguente si specializza in Ingegneria nucleare. Dal 1959 nell’azienda di famiglia, Compagnia Italiana Tubi Metallici Flessibili, poi Gilardini. Dal 1976 al 1978, direttore del Settore componenti Fiat. Dal 1978 al 1992, amministratore delegato dell’Olivetti. In quegli anni fonda Tecnost e Teknecomp e crea il gruppo servizi informatici OiS. Dal 1986 al 1994 è anche presidente e amministratore delegato Sasib, del gruppo Cir. Nel 2000 fonda l’Interaction Design Institute di Ivrea di cui è presidente fino al 2004. Senatore per tre legislature (XII, XIII e XIV), è primo firmatario di numerosi disegni di legge: quello sulle Fondazioni bancarie riceve il premio Ezio Tarantelli per la migliore idea dell’anno 1995 in Economia e Finanza. Amministratore di diverse società, dal gennaio 2013 è presidente dell’Istituto Bruno Leoni. È autore di: Ritagli (1996), Sappia la destra (2001), Non basta dire No (2002), Grazie Silvio (2005), Quarantacinque percento (2007), La guerra dei trent’anni (con A. Pilati), Il peccato del professor Monti (2013), Popolari addio? (con G. Fabi, 2015), Scegliere i vincitori, salvare i perdenti (2016). Scrive sul «Sole 24 Ore» e sul «Foglio».


Tags

By the same author