Yudi è un quarantenne giornalista di Bombay a cui apparentemente non manca nulla: è di bell’aspetto, di ottima cultura, con un lavoro prestigioso, un appartamento dove vive solo e una solida situazione economica. Single, ha una lunga coda di pretendenti, tra cui la ricca e viziata pittrice Gauri, che pur di farlo innamorare compie qualunque follia. Ma, in una città che ha «più omosessuali degli abitanti di Londra e Parigi messi insieme», Yudi non può stare senza l’amore di un uomo e lo cerca nei luoghi dove solitamente più che trovarlo lo si compra: nei parchi cittadini, tra i fattorini che suonano alla sua porta per consegnargli la cena, nell’unico localenotturno gay della città, oppure nell’«ala gay» dei bagni pubblici della metropolitana. Proprio in uno di questi Yudi incontra Milind, un giovane intoccabile che per età potrebbe essergli figlio, squattrinato e semianalfabeta ma affascinante e misterioso, con cui intreccia una relazione che sembra destinata a fallire. E invece, partita come un’avventura di sesso condito di bugie e diffidenze, tra corse in treno da una zona all’altra dell’immensa Bombay e una vacanza insieme nel Sud del Paese, la storia continua, soprattutto per il sentimento sempre più profondo che Yudi prova per il ragazzo. Fino al giorno in cui l’incostante e spesso ombroso Milind scompare: una fatale disgrazia o il richiamo di altre soddisfazioni, diverse dall’amore e dai costosi regali del suo compagno?

R. Raj Rao è nato a Bombay, e insegna Letteratura inglese all’Università di Pune. Questa è la sua prima raccolta di racconti. Poeta, autore teatrale e romanziere (Il mio ragazzo, Metropoli d’Asia, 2010), è autore della biografia Nissim Ezekiel: The Authorized Biography, curatore dei volumi Ten Indian Writers in Interview e Image of India in the Indian Novel in English (1960- 1980). È uno tra i maggiori attivisti per i diritti civili degli omosessuali nel suo Paese.