Un’opera che nasce dal cuore, energetica e potente che dà voce al grido della Terra, perché come dice un’antica frase degli Indiani d’America: “La Terra su cui viviamo non l’abbiamo ereditata dai nostri padri. L’abbiamo presa in prestito dai nostri figli.” Flavio Vecchietti si schiera in prima linea nella lotta all’estinzione, che in questo caso a ben vedere è “autoestinzione” per responsabilità del genere umano verso l’ambiente e la natura.

Nasce nel 1960 a Rovereto, ma vive da sempre a Bolognano, vicino Arco, in provincia di Trento. Poeta ermetico, ma anche scrittore e fotografo. Le sue fotografie sono state esposte in diverse mostre, anche internazionali. Nella vita si è dedicato, oltre alla scrittura, anche alla scienza e alla tecnica. Ricercatore e inventore, le sue conoscenze spaziano in molti campi come la fisica, la meccanica e l’elettrotecnica, l’astrofisica e la botanica. Ha viaggiato in tutto il mondo, è amante della natura e dello sport.