Il senso dell'olio. Dai tempi degli studi di Ancel e Margaret Keys, l'olio d'oliva si è trovato al centro di un vortice di cambiamenti: un prodotto che aveva abitato il Mediterraneo per millenni divenne, grazie alla codificazione della Dieta Mediterranea, il portabandiera di una filosofia di vita e di uno stile alimentare che si traducono in benessere e longevità. Ma l'olio di cui parlavano loro più di settant'anni fa è lo stesso extravergine di cui parliamo noi oggi? Sono cambiate le normative, le tecnologie dei frantoi, le modalità di coltivazione, di raccolta, di assaggio. È cambiato il livello di consapevolezza di produttori e consumatori. Sono state varate normative che non sempre aiutano il perseguimento della qualità. Si è modificato il mercato e si è articolato il mondo delle alternative, in particolare quello della produzione di grassi vegetali. Nel frattempo, la ricerca in ambito nutrizionale ha continuato a dettagliare le virtù di un prodotto che, quando è di qualità, regala piacere e salute allo stesso tempo. Il senso dell'olio. Al centro del vortice, però, c'è sempre la zona più quieta: è lì che ci aspetta, con la calma dei millenni, il senso di un prodotto che resta identitario per un'importante porzione di mondo, proprio perché ha sempre saputo trovare la via del cambiamento.