Description
Per l’invasione napoleonica, prima, e l’insorgenza, poi, la Calabria fu al centro dell’attenzione in Europa. La regione, agli inizi dell’Ottocento, era nota solo per i terribili terremoti che periodicamente la sconvolgevano ed a seguito dei quali numerosi viaggiatori la visitavano, tracciandone poi imprecisi ritratti, solo in parte dovuti all’eccezionalità delle circostanze o a sentimenti e situazioni particolari, perché molto incideva nei giudizi, la delusione che pervadeva questi rappresentanti dell’Europa illuministica, figli del secolo più civile, di fronte alle “penose ed arretrate condizioni in cui versava la Calabria” (1). Prima, quindi, che le schiere napoleoniche la percorrano tutta intera per tre volte, della Calabria si conoscono solo i miti, originati dal fascino - a un tempo misterioso e pauroso - che questa terra emana; e sono gli stessi mali “che ne determinano dapprima la progressiva decadenza, poi il funebre letargo in cui la troveranno i soldati di Giuseppe Bonaparte” (2), a favorirne, nei secoli, la stratificazione.