Description
Tra le prime operazioni compiute dai governanti della nuova Italia, formatasi nel 1861 sotto un’unica sovranità, v’era stata quella di conoscere, attraverso la raccolta di dati numerici e statistici di ogni genere, la realtà delle province che componevano il paese. Essi, già nel settembre 1860, dopo la grande fiammata unitaria, si erano resi subito conto che, al momento della nascita e della costruzione dello Stato italiano, la saldatura compiuta tra le tante regioni, tutte abbastanza diverse ed estranee tra di loro, poco o nulla comunicanti, indifferenti o, addirittura, avverse al processo di unificazione, e, in particolare, l’accostamento di due parti d’Italia nelle quali lo sviluppo economico e sociale aveva raggiunto gradi qualitativamente diversi, aprivano al nuovo Stato una serie di questioni molto delicate di carattere politico, amministrativo, economico e sociale. Questi problemi, sia per la loro novità, sia per la loro particolare complessità, erano, d’altra parte, di fondamentale importanza, tali da poter sconvolgere il già precario equilibrio politico raggiunto, mentre, nello stesso tempo, lo scontro fra così diverse situazioni non solo si presentava molto vivace ma era in grado di poter influire, in qualche modo, sullo stesso modello da dare alla costituzione del nuovo Stato unitario e sulla ricerca di una comune identità nazionale.