Description
Dopo oltre due secoli di chiusura quasi totale, nel 1868 il Giappone si aprì all'Occidente: iniziava l'Epoca Meiji (1868-1912) e, con essa, l'occidentalizzazione del Giappone. La potenza militare degli Stati occidentali obbligò un Giappone ancora arretrato ad accettare dei trattati "iniqui", dei trattati cioè in cui il Giappone si trovava in una posizione d'inferiorità rispetto alla potenza occidentale firmataria. Il sorprendente ammodernamento politico, sociale e militare del Giappone dopo il 1868 lo rese una grande potenza, come dimostrò nel 1904 la vittoria giapponese nella guerra contro la Russia. Tra il 1873 e il 1895 il Perù, il Messico e il Brasile, già colonie iberiche, sottoscrissero quelli che, per il Giappone, furono i primi trattati "paritetici", cioè trattati in cui i due Stati firmatari si trovavano sullo stesso piano: una svolta fondamentale nella storia del Giappone. Facendo leva su di essi, alla fine dell'Ottocento il Giappone ottenne la revisione di tutti i trattati iniqui e si affermò così come potenza dell'Oceano Pacifico e, poi, mondiale.
Per la prima volta, il volume ripercorre le trattative che portarono alla sottoscrizione di un trattato paritetico fra il Giappone e ciascuno dei tre Stati sudamericani. Inoltre descrive le migrazioni dal Giappone verso i tre Stati sudamericani (rese possibili dai trattati): oggi in Brasile vive la maggiore comunità giapponese fuori dal Giappone. Il volume esamina anche le emigrazioni di ritorno in Giappone degli emigrati giapponesi, colpiti dalle crisi sudamericane. Le appendici riportano i testi dei trattati e di alcune leggi particolarmente rilevanti.