Description
Noi militari — gli diceva il vecchio tenente — siamo ancora schiavi degli sciocchi pudori delle nostre origini aristocratiche, come quando il servizio militare costituiva un passatempo cavalleresco della nobiltà e non una professione come le altre, un mezzo come un altro di procurarci onoratamente da vivere. Noi ci figuriamo d'essere ancora la casta privilegiata rinchiusa nella torre d'avorio, noi abbiamo sempre in bocca il "decoro della divisa" e, in nome di questo decoro, abbiamo creato apposta per noi delle esigenze sociali, una vita effimera, artificiale, sovraccarica di oneri, di riguardi, d'un orpello di dignitosa esteriorità, costringendoci a tenerci sempre in equilibrio sui trampoli dell'apparenza e a fare il passo più lungo della gamba.
Racconti di un fantaccino, con una scrittura ricca e vivace, e sovente intrisa di umorismo, descrive con efficacia personaggi e scene della vita dei soldati italiani tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento: la coscrizione, le marce, le esercitazioni, il rancio, ma anche momenti di eroismo e sacrificio; come nell'ultimo racconto ambientato in Calabria dopo il terremoto del 1905.
Giulio Bechi, appartenente a una famiglia della piccola nobiltà fiorentina è stato un ufficiale del Regio Esercito Italiano e le sue esperienze militari gli sono servite d'ispirazione per i suoi libri dove l'esaltazione della missione del soldato è unita alla critica verso il retrivo ambiente militare.