Description
I nuovi media hanno sancito l’ingresso della politica nella società globale dello spettacolo. Le nostre democrazie si ritrovano sature di immagini ma povere di immaginazione, esautorate dalla governance dei “competenti”: la politica è mera amministrazione di un totale consenso neoliberale, i cittadini sono ridotti a consumatori di decisioni e lo spazio lasciato vuoto dalle utopie viene occupato da rappresentazioni inquietanti, come il mito dello “scontro di civiltà”.
Per trovare uno statuto nuovo alla politica, Chiara Bottici risale alle origini del pensiero umano e decostruisce le grammatiche di sessismo, nazionalismo e colonialismo. Il suo edificio filosofico si va creando attorno alla proposta di riportare al centro del discorso politico l’immaginazione: capacità radicale di figurarsi la realtà in modo differente.
Biographical notes
Professoressa associata di Filosofia e direttrice del dipartimento di Studi di genere alla New School di New York. Il suo lavoro intellettuale tesse filosofia, letteratura e psicoanalisi. Saggista e scrittrice, si è occupata di teoria critica, capitalismo, femminismo, decolonialismo ed estetica. Tra le sue opere ricordiamo Filosofia del mito politico (Bollati Boringhieri, 2012), Per tre miti, forse quattro (Manni, 2016), Anarchafeminism (Bloomsbury, 2021) e Manifiesto anarcafeminista (Ned Ediciones, 2021).