Description
Un viaggio nelle passioni botaniche delle grandi scrittrici e dei grandi scrittori della letteratura mondiale. I giardini che li hanno ispirati, i fiori che hanno coltivato, i parchi, gli orti, i frutteti che hanno frequentato. E come questa passione è filtrata nella loro scrittura, nutrendola di nuovi colori, profumi e paesaggi. Per Bergamin non ci può essere letteratura senza un giardino, e viceversa.
Quaranta capitoli di digressioni letterarie e descrizioni floreali, dedicate ai luoghi amati, frequentati o descritti dai grandi autori e dalle grandi autrici della letteratura mondia-e. Dalle ville siciliane che hanno ispirato Il gattopardo alla Monk’s House di Virginia Woolf, dal Pré Catelan di Marcel Proust ai giardini marocchini di Paul Bowles, dall’agrumeto di Elsa Morante a Procida all’Orto Botanico del Bronx di Philip Roth. E poi Robert Frost all’Arnold Arboretum di Boston, Jane Austen appassionata di rose nei giardini di Chawton, Fëdor Dostoevskij che scrive tra i giardini di Boboli, a Firenze, i Giardini Inglesi della Reggia di Caserta che incantarono Montale, Grazia Deledda nella casa di Nuoro, Pirandello nell’oliveto di Caos, le coltivazioni milanesi di Alessandro Manzoni. Javier Marias fra i giardini di Madrid, e Josè Saramago a Lanzarote e Emily Dickinson ad Amherst.
Un libro da leggere tra gli alberi e i fiori.