Description
Il Venerdì (la Repubblica)
«Trovarmi, ecco la mia ansia: e il mezzo che ho scelto è la solitudine sul grande mare.»
Il 1° novembre 1973 Ambrogio Fogar lascia Castiglione della Pescaia a bordo del Surprise, per farvi ritorno 402 giorni dopo, il 7 dicembre 1974, avendo circumnavigato il globo da est a ovest, quinto velista e primo italiano a compiere l'impresa.
Rileggere oggi, cinquant'anni dopo quel viaggio eccezionale, 400 giorni intorno al mondo restituisce al lettore un'emozione che sembrava perduta: il senso puro dell'avventura dell'uomo che va per mare, da solo. Oggi che la tecnologia ha trasformato la navigazione a vela quasi esclusivamente in una «prestazione», il racconto di Fogar, essenziale, intimo, scarno, ci trasporta senza filtri in mezzo agli oceani della terra e ci sembra di rivivere con lui le tempeste e le bonacce, le meraviglie e i terrori, gli incidenti e le sorprese, le esaltazioni e gli abissi di sconforto; e più ancora di condividere con lui una grande avventura spirituale.
«Non riuscirò mai a dire bene che cosa capita nel cuore: il mare è sempre lo stesso mare, e il cielo è uguale. Ma ti pare di "ritornare" quando superi la longitudine di Capo Horn. Credi veramente di essere arrivato in cima alla montagna: è sempre lo stesso freddo di un metro prima, ma il cuore è più caldo, e ti pare di essere un Unico Grande Uomo che vive in miliardi di pezzi nelle città di tutto il mondo; per un attimo ti senti grandioso, la tua barca è grandiosa, in una grandiosa natura potente, armonica come una sinfonia.»