Description
Il Liber planetarum ex scientia Abel racconta di come, dopo il diluvio, il leggendario Ermete Trismegisto, giunto a Ebron, la città dove avevano vissuto Adamo, il figlio Abele e la maggior parte dei saggi antidiluviani, scoprì una serie di lapidi marmoree scolpite e nascoste dagli antichi filosofi; tra queste trovò le stele alle quali Abele aveva affidato la memoria della dottrina dei talismani, la praestigiorum scientia, la prima e la più perfetta di tutte le magie. Ermete racconta di aver rinvenuto una prima stele e di averne seguito le istruzioni, constatandone l’efficacia.
Il Liber planetarum espone una forma di magia talismanica basata sulla determinazione del momento astrologico appropriato, sull’incisione di un’immagine su metallo, sull’iscrizione di specifici nomi o simboli in varie parti dell’immagine e sulla fumigazione, durante la quale procedere all’evocazione incantatoria, cioè alla dichiarazione dell’intento magico, alla pronunzia di uno o più nomi di entità angeliche e a un’invocazione.
Biographical notes
Abele
Ezio Albrile è un saggista e storico delle religioni del mondo antico. Si è occupato in particolare delle interazioni tra mondo orientale e fenomeni «misterici» come lo gnosticismo e l’ermetismo. Ha curato e tradotto diverse opere tra cui il De radiis di al-KindI (1994) e il Commentario al libro di Zosimo di Olimpiodoro (2007), e pubblicato diverse opere di saggistica, tra cui Alchimia. Ermete e la ricerca della vita eterna (2017), L’illusione infinita. Vie gnostiche di salvezza (2017).
Elisabetta Tortelli è docente di Letteratura italiana e dottore di ricerca in Civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento e autrice di saggi su riviste e miscellanee di studi internazionali. In collaborazione con Ezio Albrile ha curato il libro Almandal. Trattato ermetico di magia salomonica (2018).