Description
Il volume, articolato in due parti, raccoglie una serie di saggi intorno al pensiero di Jacques Derrida. Nella prima parte, oltre a esaminare il modo in cui il filosofo ha affrontato il concetto stesso di letteratura, vengono prese in esame le analisi da lui condotte sulle opere di alcuni scrittori otto-novecenteschi (Charles Baudelaire, Paul Valéry, Edmond Jabès). Nella seconda, dopo un approccio alle idee derridiane sull’arte in generale, vengono analizzati alcuni testi relativi a pittori contemporanei (Valerio Adami, Gérard Titus-Carmel, Colette Deblé, Jean-Michel Atlan). In tal modo viene evidenziato il fatto che, qualunque sia l’argomento cui Derrida si dedica di volta in volta, egli non rinuncia mai a sperimentare inusuali forme di scrittura, né a far entrare le proprie idee in dialogo con quelle di altri filosofi, siano essi del passato o del presente (Immanuel Kant, Georg W. F. Hegel, Friedrich Nietzsche, Martin Heidegger, Emmanuel Levinas). I suoi saggi differiscono dunque da quelli normalmente prodotti dalla critica letteraria o artistica e aprono a nuove prospettive, dimostrando che è sempre possibile leggere i testi degli scrittori e osservare i quadri dei pittori in una maniera imprevista, che risulta ancor oggi quanto mai fertile e stimolante.
Biographical notes
Giuseppe Zuccarino, nato nel 1955, è critico e traduttore. Ha pubblicato vari volumi di saggi: La scrittura impossibile (1995); L’immagine e l’enigma (1998); Critica e commento. Benjamin, Foucault, Derrida (2000); Percorsi anomali (2002); Il desiderio, la follia, la morte (2005); Il dialogo e il silenzio (2008); Da un’arte all’altra (2009); Note al palinsesto (2012); Il farsi della scrittura (2012); Prospezioni. Foucault e Derrida (2016); Immagini sfuggenti. Saggi su Blanchot (2018). Tra i libri da lui tradotti figurano opere di Mallarmé, Bataille, Klossowski, Blanchot, Caillois e Barthes.