Con un cuore ardente, una mente esploratrice e un’anima vibrante, nasce la silloge Versi perduti, dove l’autrice prende per mano il lettore e lo invita a perdersi per ritrovarsi in un naufragio d’amore tra le onde di inchiostro.

«Iscritta al primo anno di Scienze dell’Educazione, dopo aver portato a termine il corso di tecnico dell’animazione socio-educativa, fermamente convinta che si possa animare educando e trasmettere l’educazione poggiando su un impianto essenzialista, su quella tavola di valori eterni edifico le mie poesie, riflesso di una donna da poco o da molto lo lascio decidere a voi. Per quanto riguardo la poesia invece è un delirio ragionato e architettato da chi conosce il limite delle stesse parole.»