Description
Nati da riti funebri antichissimi in onore degli uomini illustri, i giochi gladiatori si svilupparono come fenomeno di massa in grado di appassionare individui di ogni provenienza sociale. Tra il pubblico in delirio non mancavano senatori e imperatori, né donne dell’alta società disposte a elargire cifre cospicue pur di trascorrere una notte con i campioni. Alcuni di questi combattenti si resero protagonisti della storia di Roma: dalla figura quasi mitica di Spartaco a Birria, che uccise il candidato pretore Clodio accelerando l’inizio della guerra civile tra Cesare e Pompeo; e ancora Narcisso, prima allenatore dell’imperatore-gladiatore Commodo e poi suo assassino. Eppure, a eccezione di pochi casi, i gladiatori restano per noi folle anonime. In Morituri Luca Fezzi e Marco Rocco tentano di farli uscire dall’ombra attraverso una ricostruzione che unisce alle testimonianze storiografiche i mosaici, i graffiti e le incisioni realizzati sulle pareti di anfiteatri e palestre così come su oggetti di uso quotidiano. L’ultimo combattimento organizzato nel Colosseo risale a quasi milleseicento anni fa, eppure i gladiatori hanno vinto la loro sfida contro la morte: sono riusciti a sopravvivere nella letteratura, nelle arti figurative e nel cinema, fino ad approdare, oggi, anche nel mondo virtuale dei videogiochi.
Biographical notes
LUCA FEZZI è professore ordinario di Storia romana all’Università di Padova. Formatosi presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e l’Università di Pisa, è autore di numerosi saggi, tra cui: Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma (2017), Pompeo (2019), Cesare. La giovinezza del grande condottiero (2020), Roma in bilico. Svolte e scenari alternativi di una storia millenaria (2022).
MARCO ROCCO insegna Storia antica e svolge attività di ricerca presso l’Università di Padova. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: L’esercito tardoantico. Persistenze e cesure dai Severi a Teodosio I (2012), I pretoriani. Soldati e cospiratori nel cuore di Roma (2021), Limes. Vivere e combattere ai confini di Roma (2024).