Description
Il presente volume è un invito a esplorare il potere trasformativo dell’arte nei confronti di sé e del contesto che ci circonda. A partire da una prospettiva filosofico-politica e attraverso una panoramica della storia dell’arte contemporanea, dall’avvento del ready made al contesto neoliberale, Giovanni Rendina illustra come l’arte possa essere uno strumento di autodeterminazione e singolarizzazione, di resistenza e soggettivazione.
Utilizzando e adattando concetti chiave di pensatori come Foucault, Steven Lukes, Deleuze e Guattari e l’analisi di casi studio, l’autore delinea un affascinante quadro delle dinamiche di potere e conoscenza che permeano il mondo dell’arte e ne sottolinea il potenziale creativo e caotico di decostruzione e ricostruzione dell’esperienza.
Biographical notes
Giovanni Rendina è un ricercatore e curatore indipendente. Durante l’estate del 2023 è stato visiting research fellow presso l’Henry Moore Institute a Leeds. Ha curato mostre per Palermo Capitale della Cultura, Art City Bologna, Live Arts Week Bologna e Gelateria Sogni di Ghiaccio. Nel 2019 è stato uno dei vincitori della sesta edizione dell’Italian Council. Ha conseguito un dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi del Molise e, precedentemente, ha completato il master in Curating and Collections presso il Chelsea College of Arts di Londra.