Description
Questa è la storia di Milena Jesenská, da molti conosciuta come “l’amica di Kafka”. Quei mesi di relazione amorosa e intellettuale segnarono la vita di entrambi e per Milena, soprattutto, niente fu più lo stesso: mutò nella fiducia in sé stessa, nella scrittura, nella posizione politica in difesa del femminismo e della democrazia, nella sua audace opposizione al regime di Hitler. Ovviamente, Milena è stata molto più che una delle amiche più care di Kafka: è stata una giornalista, una traduttrice, una scrittrice, parte attiva dell’élite intellettuale che si poteva incontrare nei caffè di Vienna insieme a Musil, Kraus, Werfel o Broch. È stata membro della resistenza quando le truppe naziste invasero il suo Paese, la Cecoslovacchia. Milena si ribellò all’ordine tradizionale che voleva imporle suo padre, alle richieste del marito nel loro matrimonio, al ruolo secondario assegnato alle donne nelle redazioni dei giornali e nel mondo del lavoro. Ed è stata un’amante generosa, contraria a ogni limite imposto all’amore. A partire dai suoi scritti e dalle testimonianze di coloro che la conoscevano, Monika Zgustova ricostruisce la storia di questa donna coraggiosa e carismatica, restituendole un’identità a tutto tondo e compiendo un omaggio a tutte quelle donne che, nei tragici anni Venti e Trenta del XX secolo, hanno dedicato la propria vita alla lotta per la dignità femminile
Biographical notes
Nata a Praga, vive a Barcellona dagli anni Ottanta. Traduttrice, scrittrice e giornalista, ha al suo attivo innumerevoli traduzioni, dal ceco e dal russo, di Bohumil Hrabal, Jaroslav Hašek, Václav Havel, Milan Kundera, Anna Achmatova e Marina Cvetaeva, per le quali ha ricevuto, tra gli altri, il premio Città di Barcellona e il premio Ángel Riccio. Autrice di opere di saggistica e narrativa pluripremiate, tradotte in dieci lingue, è nota per la sua ricerca letteraria sulle figure femminili del XX secolo, sui temi dell’esilio e della vita intima nel tempo del totalitarismo e della perdita di identità. Sono Milena da Praga è la sua prima opera ad essere pubblicata in Italia, in uscita in contemporanea in castigliano e catalano.