Description
Morte al casino. È un caldo lunedì mattina di f ne giugno quando Leo Delfos si trova tra le mani un pacco che trasuda mistero e speranza. A consegnarglielo è l'affascinante Camille Pinard, commissario monegasco che lui aveva avuto come allieva anni prima, quando ancora era il capo della Polizia Giudiziaria parigina.
Il venerdì sera precedente Enrico Marlaci, torinese, è stato assassinato nel privé del Casinò di Montecarlo, e poiché la bella commissaria ha problemi a stabilire rapporti con i colleghi italiani, chiede a Leo di aiutarla. L'indagine porterà Leo in una Torino che ha il sapore di un passato ancora troppo recente, e in un paese, Casalborgone, dove la vita si svolge tra la coltivazione del pisello e i misteri racchiusi nelle cantine sotterranee degli infernòt.
Fu Horace a rispondere. «Abbiamo bisogno di te», buttò lì rivolto a Leo. Horace aveva parlato in modo diretto e senza preamboli, proprio come piaceva a Leo. Dal canto suo, Leo si limitò a un «Vi ascolto», pronunciato con tutta calma, appoggiando sul piatti no la tazzina del caffè. Il ghiaccio era rotto, ora toccava a Camille. Anche lei posò la tazzina, poi sistemò un'inesistente piega della gonna e spostò il suo sguardo di velluto su Leo. «Horace ha ragione. Si tratta dell'omicidio di venerdì sera al casinò di Montecarlo.» «C'è sul giornale», commentò Leo annuendo. «Bene», proseguì lei con quella voce un po' mascolina, dal tono deciso, «allora avrete letto », ora aveva cominciato a rivolgersi a tutti, «che si tratta di un italiano, un certo Enrico Marlaci, che ciondolava tra Torino e la Costa Azzurra gestendo una piccola ditta di disinfestazioni… Non vi nascondo che la vicenda è davvero complicata…» «E ci credo», intervenne Émile, «te l'hanno servito avvelenato da un dardo intriso di curaro, come fosse una scimmia amazzonica», aggiunse con un risolino ironico.
Un mondo dove si mescolano interessi e paure, sospetti e vendette, amori, onore e gelosie. Ingredienti indispensabili per giungere alla verità.
Un noir classico che raccoglie il testi mone dei grandi maestri del genere. Una suspense che si respira negli ambienti, tra le pieghe dei volti dei personaggi. Magistrale, nostalgico, avvincente.