Nel saggio, qui tradotto per la prima volta in italiano, la Weber si pone in aperta critica con Georg Simnel e con una determinata tradizione filosofica che guarda al genere femminile esclusivamente da una prospettiva esistenzialista. Nel restituire alla donna dignità di analisi sociologica, la Weber mostra come il cuore del problema sta in come il pensiero filosofico e sociologico dominante ha fatto corrispondere cultura oggettiva e cultura soggettiva a due spazi sociali contrapposti, "pubblico" e "privato", relegando la cultura femminile nello spazio ristretto dell'ambito domestico.