Description
Nell'oscurità soffocante di una camera, un vecchio scrittore soccombe alla furia dei personaggi incompiuti che affollano le sue opere. Una donna scava con le unghie in un muro per plasmare il suo uomo ideale. Un uomo che ha sofferto il rapimento della moglie la ritrova – ma è sicuro che non si tratti della stessa persona.
Quarantuno storie lapidarie, funamboliche, elusive, nel tentativo di fermare sulla pagina una contemporaneità reticente, che non può, o forse non vuole, essere detta. Quarantuno storie, quarantuno personaggi, come i quarantuno bastoncini di una partita di mikado: basta sfiorarne uno e si spostano tutti, imprevedibilmente, a mostrare quanto implausibile, e pericolosa, sia la fiducia nell'ordinamento razionale dell'esistenza, quanto tutti noi viviamo in perenne precipizio, in balia di eventi che non sappiamo interpretare, invischiati in una rete di rapporti e connessioni della cui estensione è impossibile avere piena contezza. È tuttavia solo in questa casualità – sembra suggerire l'ampio arazzo che, racconto dopo racconto, si intesse sotto lo sguardo del lettore – che possiamo restare abbagliati da lampi di verità e bellezza, fuggevoli come l'ironia sottile e commossa che anima le pagine, trapuntandole con un filo rosso che collega i diversi episodi in un tutto coeso e sorprendente.
Botho Strauss, drammaturgo e scrittore fra i più importanti della Germania contemporanea, gioca con gli incastri, intreccia racconti e prospettive, confonde la percezione: le sue parole, precise, dure, aprono crepe nella quarta parete dietro cui osserviamo queste vite altrui, così simili alle nostre. Mikado diventa allora una moderna Commedia umana, in cui l'imponente organizzazione à la Balzac cede il passo a un'inevitabile frammentarietà, correlativo dell'incertezza e del dubbio che hanno segnato il Novecento – e continuano a segnare il mondo contemporaneo.