Description
Fanni riformula i canoni della poesia trascendentale sulla scorta dell'esperienza letteraria di John O' Donohue (Anam ċara, Spiritual wisdom from the celtic world, Bantam books, 1997) accogliendo l'idea dell'anima che ama, dell'anima amica, dell'anam ċara (con cui si vive in profonda intimità).
Nel nostro vivere di separazione dolente e tormentata la possibilità di "questa amicizia" è il dono della poesia. E' intorno al nostro vivere che l'intero Universo cerca un'eco. Un mondo sconosciuto aspira ad emergere e riflettersi. Il poeta deve portare nella sua speculazione l'unità sublime della vita e dell'esperienza integrale che lo circonda. La mente del poeta non può essere gravata da dualismo. Il poeta non deve separare ciò che per sua natura sta insieme: natura, divinità, mondo sotterraneo e mondo umano. Il dualismo che suppone di poter distinguere il visibile dall'invisibile, il tempo dall'eternità, l'umano dal divino, deve essere totalmente estraneo alla sua visione.