Description
Lui solo, di notte, lui e il foglio bianco dove affiorano i suoi tormenti, i suoi personaggi che sono tutti lui,sono tutti K col punto anche quando si chiamano diversamente. Eppure lui avreb be voluto essere un attore yiddish, essere come loro un "uomo d'aria", i tedeschi li chiamano così. L'aria, certo, c'entra poco con la prosa di Kafka, così materiale, terrigna, ignifuga e lui allora quando li vedeva esibirsi voleva essere così anche lui, sfuggire a tutti i Processi a tutti i Castelli che sono lì acquattati nella sua mente colpevole. E invece solo il gesto libero e non compromesso, solo corpo senza gravità, solo corpo che si solleva, niente pesi, niente di niente, solo l'aria che quegli uomini respirano, come fanno tutti, ma nessuno la fa vedere questa cosa come sanno fare loro. Forse era quella la vera vita che gli era sempre sfuggita? E cos'era allora la sua scrittura? Solo una cosa sua? Solo una rappresentazione sognante di una vita interiore? Una continua interrogazione a un mistero in cui non si crede, ma solo si spera?
Un'esplorazione in punta di penna del mondo interiore e della scrittura di Franz Kafka, al di là degli stereotipi e delle letture superficiali, che ci aiuta a percepire tra le sue parole inquiete quasi un riverbero del sacro.