Description
"Una lunga lettera" al mondo, un polimetro nel segno degli affetti più intimi e del flusso dei ricordi.
Incipit di un percorso intimistico, nel ricordo de "il giardino di Chiara". La parola, a volte, è grido, linguaggio primitivo, ecolalia; nel "giardino di Chiara" bisognerà riportare il respiro alla voce ed addolcire l'anima graffiata. Solo la voce riporterà armonia nel corpo e nell'anima. Percorso fonetico quello della protagonista: nell'irregolarità dei versi si rispecchia il flusso dei ricordi che l'io lirico rievoca, creando così nei versi liberi una dilatazione temporale o lampi sentimentali nei versicoli. Nella ricerca dell'infinito bene, di una dimensione al di là del mondo fisico, forse si aprirà un passaggio nell'altissimo muro della vita, nel meccanicismo esistenziale. Il ricordo è l'unico mezzo ma la memoria è soggettiva e dolorosa. Manca all'uomo un pumto fermo e gli eventi sono, ora e sempre mutevoli. Tutto sarà dunque possibile.