Description
Il processo al criminale nazista Adolf Eichmann, rappresenta uno degli snodi processuali, storici e filosofici di maggior spessore nel Novecento. La contrapposizione fra l'enormità delle colpe del burocrate (che fu fra i principali organizzatori dell'Olocausto) e la miseria intellettuale – morale che lo contraddistinguevano, ha dato vita ad una riflessione che ha interessato la maggior parte degli storici e degli intellettuali del secolo scorso, compresa un'osservatrice d'eccezione: Hannah Arendt, che inventò la famosa locuzione "Banalità del male" per cercare di condensare l'insieme di riflessioni e sensazioni che suscitavano in lei le parole del burocrate nazista.