Description
Paul Nizan affermava: «Avevo vent'anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita».
D'una giovinezza violenta è un canto a una voce, la mia, di una violenza inaudita, come solo la giovinezza sa essere; violenta, perché colpisce forte in volto nelle delusioni. Al tempo stesso, è violenta anche la gioia che pervade, rendendo estasiati dalle situazioni: a queste due sensazioni sono dedicate due sezioni, "Della gaudenza" e "Della malattia... Mentale".
La violenza di queste sensazioni, in momenti di particolari fragilità e delusioni, può portare a desiderare la loro fine: per questo, l'ultima sezione è una sorta di dedica, "Alla morte".
Capitolo a parte merita la sezione d'apertura, "Dei lumi e delle croci": è l'insieme di tutte le intuizioni che mi sono piovute addosso a proposito della violenza della vita.
Allora, siete pronti ad immergervi in questo viaggio?