Description
«Quell'anno, che era il 1876, il tempo era rimasto brutto a lungo e fastidioso come solo a Roma, quando vuole, riesce a essere. La primavera non si era potuta vedere: e ancora alla fine di marzo alla grandine e alla pioggia s'era mischiata la neve. L'estate aveva portato un po' di calore, incapace però di asciugare davvero le ossa e le anime dei romani». Con questo ritmo, denso ed evocativo, e con questa lingua, immaginifica e tipica della migliore narrativa, Stefano Tomassini racconta un momento decisivo della storia di Roma: quello immediatamente successivo all'unita d'Italia, quello in cui i romani diventano italiani a tutti gli effetti. Delitti, processi, la vita quotidiana di poveri e ricchi, il destino del papato. Nulla sfugge all'occhio agile e sapiente di uno dei narratori di storia più efficaci del panorama nazionale.