Description
I credenti che si scoprono omosessuali stanno cominciando a chiedersi come conciliare la loro realtà con la fede. Non si accontentano di una presenza furtiva e clandestina e nemmeno di essere semplicemente tollerati. Vogliono discutere insieme e apertamente del loro posto specifico nella comunità ecclesiale. Chiedono, insomma, che si riconosca anche il loro "carisma", il valore originale di cui sono portatori. Tranne alcune rare espressioni di attenzione, l'atteggiamento più diffuso, e non solo da parte della gerarchia, è di diffidenza. La stessa opinione pubblica ecclesiale oggi sembra disposta a correggere la demonizzazione ma non a riconoscere che si tratta di una "naturalità" sia pure di minoranza. Allora, una volta riconosciuto il valore di un'affettività omosessuale, fin dove questa potrà spingersi sul piano morale e poi giuridico? Queste pagine, in cui si incrociano le più stimolanti riflessioni ed esperienze vissute nell'ambito delle diverse chiese cristiane, non puntano solo a rivendicare maggiori spazi nella morale ufficiale con il suo impianto normativo. Hanno, provocatoriamente, un obiettivo molto più ambizioso: rimettere la relazione, cioè l'irripetibile unicità della persona, al centro dell'indagine morale. L'esperienza dei credenti omosessuali diviene così una delicata ma straordinaria sollecitazione a liberare evangelicamente la creatività dell'amore dalle catene di una concezione soffocante del peccato.