Description
Una lettura intensa, a tratti forte, in cui convivono storie di speranza e testimonianze drammatiche, ma che lascia una traccia preziosa di fiducia nel futuro, nella potenza della lingua e del narrarsi, e restituisce un messaggio di rinascita e possibilità di riscatto. Questo atlante composito raccoglie le lettere degli studenti e delle studentesse delle Scuole Penny Wirton, e attraverso rappresentazioni grafiche lascia immaginare a lettori e lettrici il viaggio compiuto da ogni singola persona. Mentre scorro i testi pervenuti, passa davanti ai miei occhi uno splendido atlante in cui il Bel Paese torna a essere il centro del mondo. Dobbiamo imparare a decifrare, coi nostri schemi mentali, le suggestioni nascoste nelle frasi che i nostri allievi ci hanno consegnato, a volte compiute, spesso smozzicate, oppure declamate per la prima volta come camminando in equilibrio sul filo sospeso nel vuoto. Nelle Scuole Penny Wirton i docenti insegnano la lingua italiana ai migranti. Non esistono classi, e non ci sono né voti né burocrazie. Si crede fortemente nella qualità del rapporto umano e dell'insegnamento. Nel 2023 studenti e studentesse delle scuole Penny Wirton si sono riuniti insieme ai loro insegnanti, e a ciascuno di loro è stata affidata una parola-chiave sui cui scrivere una frase o un racconto. Amore, giustizia, libertà, rivoluzione, frontiere, costituzione, rinascita prendono vita suggestioni smozzicate o declamate, schegge di umanità, grovigli da sciogliere: gli immigrati hanno risposto con grande passione e commovente determinazione, riaffermando la strenua volontà di diventare cittadini italiani. In questo volume, un atlante composito, troviamo diversi racconti e scorrendo le pagine – oltre a vedere i luoghi da cui sono partiti i migranti e così immaginare il viaggio che hanno intrapreso – impariamo le grammatiche del cuore: le frontiere che ha superato ad ogni età, i treni persi, le stazioni raggiunte.