Description
In Italia, nella prima metà dell’Ottocento, dopo gli sconvolgimenti portati dalla rivoluzione francese e da Napoleone, le vecchie sovranità ripristinate posero, con brutalità, un freno alle aspirazioni di libertà e indipendenza.
Nel granducato di Toscana invece si preferiva il sistema del “decotto di papaveri e di lattughe” invece di quello fatto “di carceri e d’esili con un pizzico di forca”, rendendolo terra eletta per esuli e proscritti.
Tuttavia questa liberalità del governo toscano era solo apparente; la polizia segreta, chiamata anche “alta polizia”, teneva sotto stretta sorveglianza tutti coloro che erano anche solo sospettati di cospirare contro l’ordine costituito. Attraverso spie prezzolate, delatori, intercettando le lettere, veniva a conoscenza dei segreti, delle trame e controllava attentamente i sovversivi o presunti tali.
E sotto il suo il suo occhio vigile finirono anche alcuni personaggi illustri: membri della famiglia Napoleone, Carlo Alberto di Savoia, Mazzini, Garibaldi, D’azeglio, Tommaseo, Byron…
Emilio Del Cerro, pseudonimo di Nicola Niceforo, magistrato, scrittore e giornalista siciliano, in quest’opera, con l’ausilio della documentazione ritrovata nell’Archivio di Stato Toscano, scrive una storia di Firenze dal 1814 al 1847; una storia intima, anedottica, ricavata da documenti destinati sin dalla loro origine a rimaner segreti e quindi ricchi di particolari che difficilmente altre fonti avrebbero fornito allo storico.
Nel granducato di Toscana invece si preferiva il sistema del “decotto di papaveri e di lattughe” invece di quello fatto “di carceri e d’esili con un pizzico di forca”, rendendolo terra eletta per esuli e proscritti.
Tuttavia questa liberalità del governo toscano era solo apparente; la polizia segreta, chiamata anche “alta polizia”, teneva sotto stretta sorveglianza tutti coloro che erano anche solo sospettati di cospirare contro l’ordine costituito. Attraverso spie prezzolate, delatori, intercettando le lettere, veniva a conoscenza dei segreti, delle trame e controllava attentamente i sovversivi o presunti tali.
E sotto il suo il suo occhio vigile finirono anche alcuni personaggi illustri: membri della famiglia Napoleone, Carlo Alberto di Savoia, Mazzini, Garibaldi, D’azeglio, Tommaseo, Byron…
Emilio Del Cerro, pseudonimo di Nicola Niceforo, magistrato, scrittore e giornalista siciliano, in quest’opera, con l’ausilio della documentazione ritrovata nell’Archivio di Stato Toscano, scrive una storia di Firenze dal 1814 al 1847; una storia intima, anedottica, ricavata da documenti destinati sin dalla loro origine a rimaner segreti e quindi ricchi di particolari che difficilmente altre fonti avrebbero fornito allo storico.