Description
In un lungo flusso di riflessioni, un'autobiografia che riesce ad avvalersi della terza persona, un anziano narratore ripercorre un secolo articolato come il novecento, tra la grande storia e le silenziose dinamiche della quotidianità. Dalla giovinezza in Svizzera al trasferimento a Roma, attraverso l’Italia sconfitta, distrutta e occupata dei tardi anni quaranta, fino al miracolo economico. Sullo sfondo, l’amore per Napoli e Capri, la passione per la natura e i cani, una lenta e tumultuosa crescita dell’anima. È la ricerca del significato della vita, la vera protagonista di quest’opera. La negazione giovanile di Dio che assilla il protagonista diviene, in età adulta, un’indagine spasmodica e, infine, la trasecolante scoperta dell’oltre, grazie agli incontri con gli entronauti, i grandi navigatori dell’interiorità, menti sagge che lo aiutano a rispondere ai quesiti ineffabili sulla condizione umana. Dalla Persia all’India, fino al monte Athos. L’intera vicenda si snoda lungo il corso dell’esistenza, grazie alle sue correnti, ma anche controcorrente, dalla foce alla fonte, fino alla più sorprendente delle conclusioni. Il tempo non passa, anzi arriva, e forse la morte non esiste.
Biographical notes
Piero Scanziani nacque a Chiasso, nella Svizzera italiana, nel 1908. Giornalista e inviato, viaggiò a lungo tra l’Europa, l’Asia e l’America, soggiornando più volte in India e in Cina. Negli anni del regime, la sua casa di Berna divenne un cenacolo di intellettuali antifascisti, ospitando tra gli altri Indro Montanelli, Alberto Mondadori e Sem Benelli. Autore di romanzi e saggi letterari, coltivò con successo la drammaturgia e la cinologia. Tra le sue opere, in corso di pubblicazione presso Utopia, spiccano il saggio “Avventura dell’uomo” e il romanzo “Libro bianco”. La lingua poetica delle sue indagini antropologiche, venate di spiritualità e trascendenza, gli valse presto la fama internazionale, coronata dall’assegnazione del premio Schiller. Negli anni ottanta il filosofo Mircea Eliade sostenne per due volte la sua candidatura al premio Nobel per la letteratura. È morto a Mendrisio nel 2003.