Description
Lo sguardo amaro e tagliente di Cesare Cases sull’Università italiana di mezzo secolo fa in due piccoli gioielli di scrittura satirica. Pubblicati nei Quaderni Piacentini in quell'anno di tempesta che è stato il 1977, questi due brevi racconti trattano di concorsi universitari e carriere accademiche, con due insoliti protagonisti. L’autore ci avverte nella nota introduttiva che "[questi racconti] non vogliono in alcun modo essere «interventi nella discussione»" ma aggiunge subito dopo "Ciò non significa che le fantasie non possano riflettere alcune amare verità." Nella postilla, Daniele Giglioli getta uno sguardo altrettanto amaro sulla università di oggi, ma senza rimpianti per il passato, consapevole come Cases che “non bisogna mai riallacciarsi al buon vecchio ma al cattivo nuovo”, specie se la “buona vecchia università” già cinquant’anni fa poteva essere descritta solo con la satira.
Biographical notes
Daniele Giglioli, docente di Critica Letteraria e Letterature Comparate all’Università di Trentoo. Ha pubblicato, tra l’altro, Tema (La nuova Italia, 2001), Il pedagogo e il libertino (Bergamo University Press, 2002), All’ordine del giorno è il terrore (Bompiani, 2007), Senza trauma (Quodlibet, 2011), Critica della vittima (Nottetempo 2014).Collabora con Il Corriere della Sera.
Critico letterario, germanista, traduttore, saggista e accademico italiano. Nato in una famiglia ebraica benestante, studiò al Liceo Ginnasio Giuseppe Parini. Nel 1939, in seguito alle leggi razziali fasciste, si rifugiò in Svizzera: si iscrisse inizialmente all'Università di Losanna per studiare Chimica, ma nel 1943 assecondò la sua vera passione e seguì i corsi di filologia e letteratura all'Università di Zurigo. Tornato a Milano al termine della guerra, vi concluse gli studi nel 1946, laureandosi in Estetica con una tesi su Ernst Jünger, relatori Antonio Banfi ed Enzo Paci.
Tra le diverse attività nel campo della letteratura e della critica letteraria, ha lavorato per la casa editrice Einaudi come traduttore e curatore delle opere di autori tedeschi quali Thomas Mann, Robert Musil, Bertolt Brecht, Friedrich Dürrenmatt, Karl Kraus ed è stato docente di Letteratura tedesca all'Università degli Studi di Cagliari, con Ernesto de Martino. Ha insegnato, inoltre, presso l'Università degli Studi di Pavia e l'Università degli Studi di Torino. All'interno di quest'ultima gli è stata dedicata, in seguito alla morte, una delle aule più importanti afferenti al Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere: l'aula 34.