Description
Il 30 aprile 1993, ad Amburgo, un evento crudele e del tutto inaspettato sconvolge il mondo del tennis femminile. Durante un cambio campo nel match tra Magdalena Maleeva e Monica Seles, la ventenne campionessa della ex Jugoslavia viene accoltellata. L’assalitore è Günter Parche, un omino senza segni particolari, operaio nato e cresciuto in un paesino di provincia della Germania Est agli sgoccioli. Parche ha agito per insana devozione: con quel gesto voleva «proteggere» il suo idolo Steffi Graf, più volte sconfitta dall’implacabile Monica. La ferita non è profonda, ma lo saranno le conseguenze. Seles deve fermarsi nel momento in cui stava per raggiungere il suo picco e quando tornerà in campo, dopo molto tempo e avendo superato grandi difficoltà, non riuscirà più a dominare come prima. Continuerà a giocare ad alto livello e a vincere tornei importanti ma senza la sicurezza superba di una volta. Non ritornerà mai numero uno al mondo, non coronerà mai il suo sogno di vincere Wimbledon.
Con la sensibilità dello scrittore e la passione del fan, Davide Morganti ci accompagna dentro la vita di questa atleta, che rappresenta uno dei più grandi «what if» nella storia dello sport. Cosa sarebbe successo se Monica Seles non fosse stata accoltellata? Sarebbe diventata, come molti credono, la più grande tennista di sempre? E come sarebbe cambiato il tennis se un prodigio del genere avesse potuto dispiegare in pieno il suo talento?
Biographical notes
Davide Morganti (pseudonimo di Davide Palmieri) è nato a Napoli nel 1965. Ha pubblicato raccolte di racconti e romanzi, tra cui «Caina» (Fandango, 2009), «La consonante K» (Neri Pozza, 2017) e «Atlante della fine del mondo» (Marotta&Cafiero, 2022). Scrive per la televisione e il cinema. Collabora con il quotidiano «Il Mattino». È insegnante a Pozzuoli, dove vive.