Description
L’obiettivo di questo libro è avvicinare il lettore alle storie quotidiane che ancora popolano l’Afghanistan, un paese dove la guerra e il terrorismo sembrano non finire mai. Dove si distruggono le scuole perché l’istruzione è il peggior nemico del fanatismo e del fondamentalismo. Coloro che cercano la verità o che hanno trovato la verità sono i peggiori nemici dei terroristi. Storie di lavaggio del cervello, di bambini kamikaze, ma anche di speranza, come quella dell’associazione Free Afghan Women Now a cui sono dedicati i guadagni di questo libro.
Biographical notes
Walimohammad Atai, nato in Afghanistan il 5 gennaio 1996, si è occupato di diritti umani sin da piccolo, seguendo le orme di suo padre, medico e oppositore politico ucciso dai talebani. Dopo aver aperto una scuola laica nel suo villaggio, viene accusato dai talebani di essere una spia e dopo un attentato nei suoi confronti, da cui è miracolosamente sopravvissuto, inizia una riflessione sulla propria vita che lo conduce a un radicale cambiamento: va via dal suo paese, chiede ed ottiene asilo in Italia, dove inizia un capillare lavoro di informazione e dialogo interreligioso e interculturale. Si è laureato in Italia presso l’università di ICOTEA in scienza della mediazione linguistica, fa l’interprete e mediatore interculturale. Collabora a Pressenza con articoli sugli avvenimenti del suo paese.