La casa dei poveri

Edilizia popolare dai quartieri operai alla crisi attuale
Autore:
Anno:
2024
ISBN:
9791259932723

€9.99


Description

Le condizioni dell’abitare delle classi subalterne sono poco trattate nelle storie dell’architettura, ancora incentrate principalmente sui maestri e sui loro capolavori. Questo libro indaga il tema della casa per i ceti popolari, a partire dalla formazione della città industriale fino a oggi.
Nel corso dell’Ottocento, dopo gli esperimenti dei socialisti utopisti, Engels e Marx avviano una riflessione sulla questione delle abitazioni che è contesa tra visioni diverse di politici e di intellettuali, fino a diventare, nel secolo successivo, uno straordinario laboratorio di ricerca e di innovazione sociale e tecnica del Movimento moderno, tra i più fecondi della storia dell’architettura e dell’urbanistica contemporanee.
Dalla ricostruzione di questa vicenda emergono progetti eccezionali e grandi fallimenti, che si riverberano fino ai giorni nostri.
Il problema della casa investe oggi milioni di lavoratori, migranti, emarginati, fragili, ma anche membri della classe media, giovani, studenti, anziani, persone sole, che devono destinare una parte preponderante dei propri redditi per garantirsi un ricovero, negandosi la possibilità di una buona qualità della vita. La casa è sempre più una merce destinata al profitto e alla speculazione, come dimostrano gli alloggi vuoti e l’espulsione dai centri urbani dei soggetti più deboli, in nome dell’estrazione della rendita.
L’assenza o la carenza di alloggi è fonte di sofferenza fisica e psichica, crogiolo di violenza e causa di malattie, tende a mettere in discussione la stessa convivenza civile. La disponibilità di un’abitazione decente, in quartieri dotati di servizi, di aria, di sole e di verde, dovrebbe essere un diritto garantito a tutti, al pari dell’acqua, del cibo, dell’istruzione, della salute, della libertà.
Questo diritto è stato al centro degli interessi della politica e dei tecnici, ma sembra ora abbandonato nella visione di un iper liberismo sempre più aggressivo. È un tema che, invece, deve attirare tutta la nostra attenzione ed essere fondativo di un rinnovato impegno politico, culturale e scientifico.


Biographical notes

<p><strong>Guido Montanari</strong>, architetto, gi&agrave; professore presso il Politecnico di Torino, &egrave; autore di pi&ugrave; di 130 pubblicazioni scientifiche incentrate sulla storia dell&rsquo;architettura e della citt&agrave; contemporanee, sulla tutela del patrimonio culturale e del paesaggio.<br />Attivista dell&rsquo;ambiente e dei beni comuni, &egrave; stato presidente della Commissione locale del paesaggio di Torino, assessore all&rsquo;urbanistica a Rivalta di Torino (2012-2016), vicesindaco e assessore alla pianificazione di Torino (2016-2019). Tra le sue ultime pubblicazioni: <em>Una storia dell&rsquo;architettura contemporanea</em> (con Elena Dellapiana, 2a ed., Torino 2021), <em>Torino futura. Riflessioni e proposte di un ex vicesindaco</em> (Torino 2021).</p>

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