Description
La Scuola in Ospedale rappresenta da anni un vero e proprio laboratorio dell'innovazione didattica e dell'inclusione.
Dell'innovazione, perché – quando gli insegnanti sono in prima linea e devono lavorare attingendo alle loro risorse – riescono a riflettere e a sviluppare professionalità meglio di quanto non succeda in condizioni standard. L'agire didattico dell'insegnante accanto al letto dello studente o nella sala dedicata alla Scuola in Ospedale, laddove praticabile in base alle degenze, richiede adattamento a situazioni inattese o condizioni di apprendimento particolari, e prevede per questo una "creatività didattica" e metodologica che va oltre la lezione frontale.
Dell'inclusione, perché la sezione di Scuola in Ospedale rappresenta un caso di doppia inclusione: dello studente rispetto alla sua classe di appartenenza – con cui può comunicare e mantenere il legame emotivo e sociale che rende la scuola un luogo educativo forte – e della sezione stessa rispetto alla scuola di cui è articolazione, garantendo la continuità didattica necessaria al percorso di studi degli studenti.
Il volume rende conto di un progetto di Ricerca-Azione condotto dal CREMIT dell'Università Cattolica di Milano nell'ambito della pluriennale collaborazione con l'USR della Lombardia per la Scuola in Ospedale e l'Istruzione Domiciliare. L'obiettivo era quello di definire protocolli e buone pratiche in ordine ad alcune questioni-chiave, di cui la continuità della valutazione tra scuola e ospedale e il raccordo e l'accoglienza degli studenti sono le principali.
Il risultato vede il racconto di un'esperienza, la presentazione degli strumenti operativi e uno spazio di riflessione che può accompagnare il lavoro della Scuola in Ospedale. Agli insegnanti il compito di assumerli e vagliarli nel loro lavoro.