Description
«Un libro magnifico, emozionante, ricco di suspense»
The Sunday Times
«A volte l'ambientazione di un romanzo riesce a diventare uno degli elementi fondamentali della trama. È quello che succede in questo thriller, con la descrizione delle insidiose strade di Roma durante la Seconda guerra mondiale»
The New York Times Book review
«La casa di mio padre è innanzitutto un magistrale dramma intimo che illumina la fragilità e il miracolo di legami improbabili che possono nascere nelle avversità e in alcuni casi durare per sempre.»»
The Wall Street Journal
«Pochi scrittori sanno portarci indietro nel tempo con una tale sicurezza e una scrittura così affascinante»
Peter Carey
Roma, settembre 1943. L’occupazione nazista ha messo in ginocchio la città, il cibo scarseggia e la popolazione vive nel terrore: chiunque può fare una brutta fine anche solo per una parola di troppo. Paul Hauptmann, comandante della Gestapo, governa con il pugno di ferro e con feroce efficienza, deciso a mantenere il controllo, costi quello che costi. D’altronde l’esito della guerra è tutt’altro che certo. In questo clima, dopo aver visto di persona gli orrori dei campi di detenzione nazisti, un audace prete irlandese, che vive e lavora nello stato neutrale del Vaticano, decide di opporsi come può ai soprusi delle forze tedesche. Affiancato da un eterogeneo quanto agguerrito gruppo di complici, tra cui figurano una giovane contessa, un edicolante romano e la moglie di un diplomatico, si attiva per dare rifugio a ebrei, soldati alleati e a chiunque altro ne abbia bisogno. Un palazzo abbandonato in Vaticano diventa il luogo di ritrovo del gruppo, che sotto le mentite spoglie di un coro musicale, durante le prove mette invece a punto le missioni nei minimi dettagli, fino a quella più importante e pericolosa pianificata per la sera della vigilia di Natale.
La casa di mio padre è ispirato a una storia vera: la straordinaria impresa di monsignor Hugh O’Flaherty, che ha rischiato in prima persona per opporsi agli occupanti nazisti. E che ha dovuto scegliere ogni giorno tra obbedire ai suoi voti o alla sua coscienza.
The Sunday Times
«A volte l'ambientazione di un romanzo riesce a diventare uno degli elementi fondamentali della trama. È quello che succede in questo thriller, con la descrizione delle insidiose strade di Roma durante la Seconda guerra mondiale»
The New York Times Book review
«La casa di mio padre è innanzitutto un magistrale dramma intimo che illumina la fragilità e il miracolo di legami improbabili che possono nascere nelle avversità e in alcuni casi durare per sempre.»»
The Wall Street Journal
«Pochi scrittori sanno portarci indietro nel tempo con una tale sicurezza e una scrittura così affascinante»
Peter Carey
Roma, settembre 1943. L’occupazione nazista ha messo in ginocchio la città, il cibo scarseggia e la popolazione vive nel terrore: chiunque può fare una brutta fine anche solo per una parola di troppo. Paul Hauptmann, comandante della Gestapo, governa con il pugno di ferro e con feroce efficienza, deciso a mantenere il controllo, costi quello che costi. D’altronde l’esito della guerra è tutt’altro che certo. In questo clima, dopo aver visto di persona gli orrori dei campi di detenzione nazisti, un audace prete irlandese, che vive e lavora nello stato neutrale del Vaticano, decide di opporsi come può ai soprusi delle forze tedesche. Affiancato da un eterogeneo quanto agguerrito gruppo di complici, tra cui figurano una giovane contessa, un edicolante romano e la moglie di un diplomatico, si attiva per dare rifugio a ebrei, soldati alleati e a chiunque altro ne abbia bisogno. Un palazzo abbandonato in Vaticano diventa il luogo di ritrovo del gruppo, che sotto le mentite spoglie di un coro musicale, durante le prove mette invece a punto le missioni nei minimi dettagli, fino a quella più importante e pericolosa pianificata per la sera della vigilia di Natale.
La casa di mio padre è ispirato a una storia vera: la straordinaria impresa di monsignor Hugh O’Flaherty, che ha rischiato in prima persona per opporsi agli occupanti nazisti. E che ha dovuto scegliere ogni giorno tra obbedire ai suoi voti o alla sua coscienza.
Biographical notes
Joseph O’Connor è nato a Dublino nel 1963. I suoi libri, tradotti in quaranta lingue, sono editi in Italia da Guanda: Il rappresentante, La fine della strada, Desperados, Cowboys & Indians, La moglie del generale, Una canzone che ti strappa il cuore, Il comico, Dove sei stato?, Il gruppo e Teatro d’amore. Nel 2012 l’autore ha ricevuto l’Irish PEN Award per la letteratura.