Description
Oggi la scuola, trovando davanti a sé molti volti nuovi di alunni con realtà culturali e lingue diverse, non può ignorare lo spostamento di prospettiva che ne consegue; si tratta, in effetti, di una realtà educativa che richiede un lavoro didattico e pedagogico sempre più complesso.Il testo intende offrire a educatori, educatrici e insegnanti – specialmente della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, con il delicato compito educativo che è affidato loro – uno strumento professionale che li aiuti a comprendere meglio, valorizzare e non disperdere il bilinguismo dei loro alunni, che costituisce una risorsa e una ricchezza cognitiva, culturale e sociale.I contributi delle due autrici affrontano, nella prima parte, gli aspetti principali delle problematiche inerenti al bilinguismo, partendo dallo sviluppo del linguaggio a livello cerebrale e fornendo una panoramica delle principali ricerche filosofiche al riguardo, per arrivare a considerare che cosa può fare la scuola, da un lato, per preservare le lingue originarie dei bambini non italofoni e, dall’altro, per sviluppare negli alunni le competenze in italiano come L2.Nella seconda parte – che focalizza l’importanza pedagogica di educare all’interculturalità – si considera l’importanza dell’agire in modo accogliente, a partire dai servizi educativi della prima infanzia, per evitare in seguito la dispersione scolastica nella scuola secondaria. Chiudono il volume alcune proposte didattiche, per apprendere la lingua italiana e precocemente le lingue straniere attraverso il linguaggio teatrale.
Biographical notes
Raffaella Biagioli è professoressa associata di Pedagogia generale e sociale nel Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia dell’Università degli Studi di Firenze e presidente del CdL magistrale in Scienze della Formazione Primaria.
Gloria Giudizi è incaricata di Linguistica italiana al Corso di Laurea magistrale in Scienze della Formazione Primaria presso il Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università di Firenze.