Description
Come tutti noi, Federico Carpini insegue un sogno impossibile. Il suo è quello di poter vivere ancora una volta una grande giornata prima di vedersi portar via dagli ufficiali giudiziari la poca, ultima roba che gli
è rimasta: il segno finale d’un patrimonio conquistato dal padre nella sventata, fulgida età dell’oro degli anni Ottanta e poi svanito. Mentre vive quel giorno come se fosse l’ultimo, portando allo stremo la sua sformata carcassa di ex-bello ormai sessantenne e la sua vecchia Porsche 964, saranno i ricordi di un’epoca e d’una vita incomparabilmente migliore ad accompagnarlo. Sarà il riaffiorare del ricordo di Ginevra, la donna più bella del mondo, a carezzarlo e al tempo stesso tormentarlo. Ma non sarà solo, Fede. Ad abbracciarlo e sostenerlo nel mondo dimentico e insensato nel quale ci troviamo a vivere ci saranno anche Ivo Barrocciai e Vittorio Vezzosi, i suoi amici e i personaggi più indimenticabili di Nesi, che si schiereranno al suo fianco nel giorno più importante e così, sorridendo amaro, e spesso ridendo, si va a celebrare una vita ineguagliabile, un’epoca perduta e una sconfitta colossale. Edoardo Nesi torna al romanzo con quest’opera accelerata e incalzante, instillata di forza vitale, comica e tragica, che va a concludere un ciclo letterario unico – iniziato nel 1995 e proseguito per otto romanzi – in cui dalle profondità della provincia toscana s’è raccontato lo splendore e la caduta di un’Italia troppo poco raccontata, troppo poco compresa, troppo poco amata.
Biographical notes
Edoardo Nesi ha pubblicato Fughe da fermo (1995), Ride con gli angeli (1996), Rebecca (1999), Figli delle stelle (2001), L’età dell’oro (2004, Premio Bruno Cavallini; Finalista Premio Strega 2005), Per sempre (2007), Storia della mia gente (2010, Premio Strega 2011), Le nostre vite senza ieri (2012), L’estate infinita (2015). Con Guido Maria Brera ha pubblicato Tutto è in frantumi e danza (2017). È il traduttore italiano del romanzo di David Foster Wallace Infinite Jest.
Ha scritto e diretto il film Fughe da fermo (2001).