Description
Un ispirato "vento" poetico, favorevole e benevolo, ha accompagnato gli ultimi due lustri di Ugo Capezzali, appena entrato nei suoi primi giovani quarant'anni: un diario intimo che, nell'abbracciare un tempo più ampio di stesura, scandisce, in tre belle sillogi, tappe e momenti importanti della sua vita: da Nient'altro che vento (2003) a Fuochi d'artificio (2009) a quest'ultima: Basterebbe il cielo. Una graduale ideale biografia non solo interiore, un prezioso scrigno di intimi richiami e valori insepolti.
(...) La silloge si rivela pertanto un cammino tutto interiore dell'anima, in cui il poeta rumina costantemente ricordi passati «tra l'inferno e le stelle» (Anime e pace) ed esperienze recenti; un diario intimo delle emozioni, attento, il poeta, a cogliere l'essenza profonda di ogni testimonianza di vita vissuta nel bene e nel male «con la delicatezza dell'innamorato» e con l'ingordigia dell'assetato d'amore. (dalla Prefazione di Liliana Biondi)