In "Da Leopoli a Kiev. Un anno dopo" Luigi Alfieri, recatosi in Ucraina al seguito delle sette missioni umanitarie "Valentina", racconta gli sconcertanti inizi di una guerra solo apparentemente assurda e le conseguenze di sconforto e dolore che la stessa ha generato. E lo fa affrontando la questione con il taglio del cronista ma anche con l'intenzione di suscitare quesiti e riflessioni, quando non addirittura risposte. In questo difficile obiettivo ricorre all'importante contributo di Stefania Battistini, inviata speciale di guerra del TG1, che il conflitto l'ha vissuto dal di dentro con grande coraggio, dormendo nelle trincee, seguendo l'avanzata delle truppe di Kiev su Kharkiv e su Kherson e che l'autore intervista come testimone più che probante di uno sfacelo in atto. Scorrono così, un capitolo dopo l'altro, momenti di commovente e dolorosa cronaca, intervallati da capitoli di analisi e commenti, come, ad esempio, quelle dedicate alla sorprendente ascesa di Zelensky (compresi i suoi retroscena), alle controverse figure degli oligarchi ucraini, al riepilogo degli ultimi vent'anni di storia del Paese. Il risultato è un libro/testimonianza di forte impatto emozionale, scritto da due giornalisti italiani di inconfutabile libertà di pensiero che propone anche una chiave di lettura, il più oggettiva possibile, che apre uno spiraglio di luce in questa intricatissima vicenda che coinvolge i giochi di forza e le economie delle grandi potenze mondiali.