Description
Tutte le settimane, dal 1992 fino alla scomparsa di Alda Merini nel 2009, Alberto Casiraghy andava a trovarla. Era un appuntamento fisso, da quando, la prima volta, le aveva chiesto un aforisma da pubblicare nelle eleganti plaquettes del Pulcinoelefante.
Chiacchieravano per ore, in quegli incontri; e se Alda aveva voglia, gli chiedeva di prendere carta e penna e dettava versi, aforismi, racconti, filastrocche, lettere.
Tutti i giorni, poi, si sentivano al telefono. Alda continuava a dettare, correggeva, scartava, sostituiva un vocabolo e limava un verso.
Alberto, nella sua casa con la vecchia Audax Nebiolo a caratteri mobili, il violino e le galline nell'orto, scriveva, suggeriva, verificava la versificazione, disegnava.
A sfogliare quelle carte pare di vederli, due amici che si confidano, che si prendono affettuosamente in giro, che ridono, lei che fuma e racconta, lui che la adora e la consola.
Con quei fogli Casiraghy ha riempito tre scatoloni; e poi, siccome il filo speciale che unisce i due artisti non si è mai spezzato, ha deciso di lavorarci intorno.
Il libro raccoglie poesie inedite di Alda Merini, scritte in quasi vent'anni, scelte e introdotte da Alberto Casiraghy. Vi sono tutti i temi della grande poetessa milanese: l'amore e la passione, l'amicizia e la pazzia. E forse mai come in questa raccolta c'è anche una vena ironica che corrisponde alla gioia che le dava il suo migliore amico.